Source language: Italian
Nella mia giovanezza ho navigato
lungo le coste dalmate. Isolotti
a fior d’onde emergevano, ove raro
un uccello sostava intento a prede,
coperti d’alghe, scivolosi, al sole
belli come smeraldi. Quando l’alta
marea e la notte li annullava, vele
sottovento sbandavano piú al largo,
per fuggirne l’insidia. Oggi il mio regno
e quella terra di nessuno. Il porto
accende ad altri i suoi lumi; me al largo
sospinge ancora il non domato spirito,
e della vita il doloroso amore.