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Translation - Italian-English - Emily Dickinson [754]

Current statusTranslation
This text is available in the following languages: ItalianEnglish

Title
Emily Dickinson [754]
Text
Submitted by Mariketta
Source language: Italian

Questa poesia è una vera e propria metafora.
La vita è come un fucile carico, pronto a far esplodere la propria energia non appena qualcuno, o qualcosa, la risveglia dagli angoli in cui è poggiata, inerte. Da quel momento segue il suo padrone nel vagabondaggio in mezzo alla natura. Il fucile diventa la voce di chi lo porta con sé; spara nella caccia alla cerva, facendo risuonare l'eco delle montagne con una splendente e vigorosa luce che somiglia all'eruzione di un vulcano che lasci libera la sua gioia di erompere. E a sera, quando la bella giornata passata insieme è ormai finita, quanto è dolce vegliare su di lui, più dolce che condividere il profondo cuscino di soffici piume che accoglie il suo capo. Nessuno gli farà del male, perché per il fucile è un nemico chiunque lo sia del suo padrone, e nessuno riuscirà a muoversi più di una volta se capita a tiro della sua canna, che si illumina nello sparo, e del suo grilletto, un energico pollice che non perdona. E sebbene il fucile non possa essere toccato dalla morte, potendola soltanto dare, è il padrone che deve vivere più a lungo di lui, perché non si ha il potere di vivere se non si ha quello di morire.
Molte le interpretazioni di "The Owner", può essere Dio, che dà alla vita il suo soffio divino ma ci vieta allo stesso tempo di porre fine ad essa se non quando lui lo vuole; o il potere patriarcale che relega la donna a soggetto passivo e adorante; o l'amato, che permette il fiorire di una ardente passione; o la poesia, che dà al poeta il potere di esternare i propri sentimenti.
Secondo me le più plausibili sono le ultime due, non come alternative in una sorta di simbiosi che lega insieme il sentimento più ardente che si possa provare con il dono più bello che si possa avere: quello di saper esternare le proprie sensazioni e le proprie passioni; un dono che, come nel caso di E.D., diventa anche un mezzo per vivere quei sentimenti che spesso dobbiamo reprimere, o che non riusciamo a cogliere durante la nostra vita. Insomma, il fucile-poeta, strumento della poesia, e il fucile-amante, che si consegna come docile strumento nelle mani dell'amore.
Remarks about the translation
E' il commento ad una poesia di Emily Dickinson.

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Title
Emily Dickinson: Rifle-poet
Translation
English

Translated by Tantine
Target language: English

This poem is a real metaphor in itself. Life is like a loaded rifle, ready to detonate its own energy almost anyone or anything, waking in the corners in which it was placed, inert. From that moment it follows its owner in a stroll in the heart of nature. The rifle becomes the voice of he who is carrying it; shooting a doe whilst hunting, making the echo of the mountain resound with a splendid and vigorous light resembling the eruption of a volcano, which lets its joy at erupting burst forth. And in the evening, when the beautiful day spent together is already over, how sweet it is staying awakened, by his side, sweeter than sharing the pillow of soft feathers that greets his head. No one will do him harm because, for the rifle, the enemy is whosoever is an enemy of its owner. And no one will take a step, if he has grasped that the shot comes from the barrel, which glows from the shot, the trigger of which is an energetic thumb that knows no pardon. And, although the rifle cannot be touched by death, being able only to give it, it is the owner, who must live longer because, not being able to live, it is not able to die either. There are many interpretations of «The owner», he could be God, insufflating life with his divine breath but banning us, at the same time, from putting an end to it but when he wishes; or patriarchal power whichrelegates woman to a passive and adoring role; or the lover who allows an ardent passion to blossom; or the poem, which gives the poet the possibility of externalising his own feelings. In my opinion, the last two are the more plausible, not as alternatives, in some kind of symbiosis which brings together the most ardent feelings it is possible to feel and the most wonderful gift one can receive: that of knowing how to externalise one’s own sensations and one’s own passions; a gift that, as in E Ds case, becomes a means of living with feelings that we should often repress, or that we can’t manage to gather during our life. In short, the rifle-poet, instrument of poetry, is the rifle-lover, which is entrusted, like a docile instrument, to the hands of love.
Validated by lilian canale - 31 March 2008 01:43